Ultima delle 4 classiche del Nord nel programma BIKE DIVISION CLUB ,la più antica, quella con il chilometraggio più lungo (270 km), quella con il dislivello maggiore (4400 mt) ,quella percorsa con un tempo da vero Nord, forse un pò troppo sbilanciato verso il polo artico, ma comunque da nord cazzuto, tanto da renderla "Dantesca".
Sveglia alle 5.15 come da routine questo mese, poi una colazione da spavento per poter immagazzinare quante più calorie possibili e per poter ammortizzare parte del percorso prima di attingere a panini, barrette, gel, banane, biscotti, frutta secca, e quanto più ognuno di noi poteva portare nelle tasche delle maglie o trovava ai ristori.
Poi, come il nuotatore muove il piede per tuffarsi in acqua noi iniziamo la prima pedalata sotto una leggera pioggia ad una temperatura che è rimasta tutto il giorno attorno ai 3 gradi, ma siamo carichi di adrenalina, concentrati, ognuno con in testa il proprio percorso, uno sguardo agli amici di pedalata, ma poche parole , poche battute, ci aspettano dalle 7 alle 10 ore di pedalata minimo, in base ai percorsi scelti......e c'era poco da ridere o scherzare.
Via partiti, con il chip che segnala l'inizio del cronometraggio, i primi schizzi d'acqua ghiacciata in volto, aria nebulosa che esce dalla nostra bocca, volto tirato e sguardo in direzione della curva successiva.
Usciamo da Liegi ed iniziamo le cote......1 poi 2....poi 3......e via di seguito immersi in un verde rigoglioso, praterie a perdita d"occhio, cavalli che scorrazzano, e noi che rulliamo sopra i pedali, poi un accenno di miglioramento meteo, smette di piovere , le nuvole si allargano, si alza un pò di vento......ma la temperatura non si muove, ed è freddo.
A noi piace lo stesso, amiamo la fatica, amiamo sfidarci, amiamo arrivare al limite, siamo tosti, siamo venuti fin Liegi per lottare, lo sapevamo già e quindi lottiamo.
I chilometri scorrono, le ore passano, iniziamo le cote storiche della Liegi-Bastogne-Liegi e l'adrenalina ci fa passare il mal di gambe, la fame, il freddo; nella mente ci scorrono le fiammate di Bettini, gli scatti a mani basse di Bartoli, le stoccate di Gilbert e Valverde, le imprese di Merckx .....e noi siamo li, a pedalare sopra la storia del ciclismo proprio come chi ha impresso il proprio nome nell'albo d'oro della "Doyenne".
Ultime barrette e gel energetici,si punta il Saint Nicolas, pelle d'oca amici, imbocchiamo la salita degli Italiani, il quartiere abitato da nostri connazionali emigrati decenni fa in cerca di lavoro e che ancora oggi sono Italiani dentro e nel sangue, ci salutano, ci incitano, qualche tricolore appeso ai balconi, sicuramente gli ricordiamo la loro cara Italia e non può che inorgoglirci, e darci quella forza per scollinare di grinta e orgoglio anche se le gambe non ne vogliono più sapere.
Ultima discesa e poi si arriva ai piedi di Ans dove è posta la meta, quella cara salita che dalla TV sembra piatta ma che non lo è affatto ve lo assicuro, un 5-6% costante per un paio di chilometri che fece piegare le gambe anche a Nibali qualche anno fa, dove fu inseguito, arrivato e superato dal kazako Iglinsky .
Sappiamo che in cima c'è l'arrivo,la nostra personale vittoria, la conquista della nostra Liegi-Bastogne-Liegi Challange, spingiamo con le gambe ma anche con la schiena, le braccia, i glutei, penso anche con le orecchie, ma noi là in cima ci siamo arrivati!!!
Stanchi, infreddoliti, spossati, ma ci siamo arrivati!!! E quella semplice medaglia diventa per noi motivo di orgoglio e soddisfazione personale, che se non hai mai praticato sport non capirai mai, ma noi si e ne andiamo fieri!!
BIKE DIVISION CLUB