Alla vigilia dell'edizione numero 103, al via il prossimo 23 aprile, con Bike Division ancora protagonista grazie ad un
pacchetto esclusivo organizzato in collaborazione con il canale sky
Bike Channel, ripercorriamo alcune delle tappe storiche che hanno reso celebre la "Doyenne".
La Liegi – Bastogne - Liegi festeggia domenica 23 aprile l’
edizione numero 103, anche se ha già ben 125 anni di storia. Siamo nel 1982, infatti, quando a Liegi 33 impavidi ciclisti partivano per la prima volta affrontando quella che attualmente è la Classica Monumento più antica presente nel calendario ciclistico mondiale. Arrivarono al traguardo in 17, vinse Léon Houa che distanziò il secondo classificato di ben 22 minuti.
Da allora grandissimi del ciclismo hanno messo il sigillo su questa corsa, che al saliscendi dei primi 100 chilometri, nella seconda parte aggiunge le temutissime
côtes, salite taglienti con pendenze a volte improbabili, non corte come i muri fiamminghi, e non lunghe come le salite alpine, ma rasoiate di due km, a volte un po’ meno a volte di più.
Côtes che hanno assunto ormai qualcosa di epico agli occhi degli appassionati e i cui nomi sono patrimonio del ciclismo; Roche en Ardenne, Saint Roch, Wanne, Haute Levée, Rosier, La Redoute, Saint Nicolas a cui negli ultimi anni si è aggiunta la Roche aux Faucons.
Se fino alla fine degli anni ’40 questa corsa ha avuto un carattere prettamente nazionale, con scarsa partecipazione dei ciclisti stranieri, a partite dal ’51 la Doyenne ha varcato i confini del Belgio diventando
uno dei più ambiti traguardi del calendario mondiale. Ultima fatica della “campagna del Nord” e trampolino di lancio verso la stagione dei grandi giri. E a scorrere l'albo d'oro della Liegi, naturalmente, si trovano tutti i più grandi campioni del ciclismo mondiale: da
Eddy Merckx (plurivincitore con cinque trionfi) ad Alejandro Valverde, Moreno Argentin, Frank Vandenbroucke, Paolo Bettini…
Resta nella storia la “cinquina” del Cannibale, che alla Liegi vinse in tutti i modi possibili. La prima vittoria, nel 1969, è ad oggi una delle sue imprese più esaltanti. Andò in fuga a 100 km dall’arrivo con il più fido dei suo gregari, Victor Van Schil, già 2° nel ‘66, per poi chiudere davanti a lui, con 8’05” sui primi avversari. Nel 1971, invece, raggiunse il fuggitivo Georges Pintens, andato in crisi a 20 km dal traguardo, e lo sconfisse inesorabilmente in volata. Nel 1972 show solitario: 2’40” al secondo, l’olandese Wim Schepers. E l’anno dopo trionfò in volata, battendo 12 avversari. Infine nel 1975 successo con una manciata di secondi sul francese Bernard Thevenet.
Dopo Eddy Merckx, il plurivittorioso è l'italiano
Moreno Argentin, con un poker di 4 trionfi. Vero e proprio specialista delle corse delle Ardenne (all’attivo anche 3 vittorie alla Freccia Vallone), Argentin si aggiudicò un tris consecutivo con i trionfi del 1985, 1986 e 1987. Il poker arriverà nel ‘91, con l’aiuto del compagno Rolf Sorensen: il danese nel finale scattò due volte costringendo Miguel Indurain a chiudere e spianando la strada a Moreno, che vinse la volata.
Dopo il Belgio, la nazione che vanta il maggior numero di successi è l’Italia, che è a quota 12, e che dal 1982 ha vinto più di tutti, aggiudicandosi 11 vittorie.
Anche per questo la “Liegi” è chiamata la corsa degli Italiani, oltre a svolgersi in un territorio in cui la presenza tricolore è molto forte e radicata. La serie si è aperta nel 1982 con Silvano Contini, primo davanti al beniamino di casa Fons De Wolf. Quindi sono arrivati il poker di Moreno Argentin, le doppiette di Michele Bartoli (1997 e 1998, sempre davanti al francese Laurent Jalabert) e di Paolo Bettini (2000 e
2002 – quest’ ultimo un vero e proprio anno d’oro con un podio interamente tricolore: dietro a Bettini il suo compagno di squadra Stefano Garzelli, secondo e Ivan Basso a 15’’.
“Sulle strade di Liegi” è il pacchetto 2017 che abbiamo organizzato in collaborazione con Bike Channel per farti rivivere le emozioni di questa classica monumento, affiancato dai campioni Tonti e Ballan che ripercorreranno e condivideranno le loro esperienze con voi. La Troupe di Bike Channel seguirà il gruppo in tutto il weekend documentando la nostra esperienza: il risultato finale sarà uno speciale TV in onda sul canale 214 di Sky nelle settimane successive all’evento.
Come in ognuna delle classiche, la formula è ormai collaudata: il sabato la partecipazione all’edizione per amatori – 3 i percorsi a scelta – dal lungo di 273 km che ripercorre appieno il tracciato dei pro, al medio di 156 o il “corto” di 75 km. Non lasciatevi ingannare dal fatto che sia una randonèè con partenza alla francese: avrete comunque un chip che misurerà i vostri tempi sulle côte storiche della corsa.
La domenica, dopo aver provato con mano che cosa significa affrontare la corsa più antica del ciclismo mondiale, continuiamo ad immergerci nell’atmosfera della Doyenne: dalla partenza dei Pro nel centro di Liegi, al passaggio sulla Côte de Saint-Roch, per poi tornare ad Ans e vedere in prima fila l'arrivo della corsa.
Un appuntamento da non perdere per ogni appassionato, per ripercorrere da protagonisti la grande storia e le emozioni di questa classica, in compagnia dei campioni di questo sport e con la consueta atmosfera di professionalità, divertimento, e spirito di gruppo che contraddistingue ogni viaggio targato Bike Division.
Tutte le info sul pacchetto, il programma di viaggio, le modalità di iscrizione per partecipare con noi a questo evento memorabile.