Blog

Giornate piovose, grige, anche molte fredde ci riconducono la mente alla gara più massacrante dell'anno, la #ParigiRoubaix...
Le sue pietre, il suo terreno spesso viscido, l'atmosfera da ClassicaDelNord da veri gladiatori ci proietta nei 170km con una pioggia di adrenalina e carica di pura energia da scaricare sui pedali.
Le immagini delle impreese di Tafi , Ballerini, Museeuw, Boonen sono lì davanti ai nostri occhi, le abbiamo viste migliaia di volte, con le mani che sfiorano il manubrio, bacino indietro sul sellino, pedalata rotonda e gambe che spingono come i pistoni inferociti, la testa che non si volta mai se non agli ultimi 400 metri prima dell'arrivo, quando il #Velodromo ci accoglie come eroi, quando il battere le mani dei tifosi si trasforma in un rumore assordante, quando l'ultima parabolica si trasforma in un tappeto di velluto rosso che ci proietta nella #storia della Parigi-Roubaix.
Il cuore in gola ed occhi lucidi non sono per la stanchezza amici, ma per le tante emozioni che questa sporca e maledetta gara ci regala ogni anno. Graize Roubaix