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Racconti dalla Granfondo Mont Ventoux

Pubblicato il 20 Giugno 2019 in angolo-andrea
Racconti dalla Granfondo Mont Ventoux con Bike Division

Una montagna divenuta leggenda, il MONT VENTOUX! Una Granfondo all'altezza delle grandi! Arrivati venerdì pomeriggio a Vaison La Romaine, chi con auto propria chi con il nostro servizio transfer dall'Italia, sistemati in hotel, breve riunione di benvenuto e visita alla fantastica cittadina ai piedi del Mont Ventoux, molto turistica e caratterizzata nella parte alta da uno stupendo borgo medievale, poi negozi, ristoranti e viuzze con prodotti tipici locali.

Una montagna divenuta leggenda, il MONT VENTOUX! Una Granfondo all'altezza delle grandi!

Arrivati venerdì pomeriggio a Vaison La Romaine, chi con auto propria chi con il nostro servizio transfer dall'Italia, sistemati in hotel, breve riunione di benvenuto e visita alla fantastica cittadina ai piedi del Mont Ventoux, molto turistica e caratterizzata nella parte alta da uno stupendo borgo medievale, poi negozi, ristoranti e viuzze con prodotti tipici locali.

Ci accomodiamo in Place Montfort, in pieno centro e anima di questa Granfondo per cenare; come saprete la fame non manca mai!!
Sabato mattina sgambata di 40km e ricognizione della prima parte del percorso con il nostro mezzo ed il nostro meccanico professionista Candido al seguito.
Affrontiamo la prima salita della gara, si provano le bici, si ascoltano le sensazioni, si ammirano i fantastici vigneti Côtes du Rhône, Gigondas, Vaqueyras e Rasteau. Senza dimenticare le varietà dello Chateauneuf-du-Pape, eletta miglior categoria di vini a livello mondiale.
Torniamo in direzione Vaison per ritiro dei pettorali gestiti dalla nostra organizzazione e per la classica sosta con in mano una bella birra fresca in compagnia discutendo fra chi farà il percorso lungo e chi farà il corto, o meglio... fra chi fa il lungo e vuole convincere anche a chi farà il corto di osare di più... ma non ci sono riusciti, nonostante l'alcol entrato subito in circolo sono rimasti ferrei nelle loro scelte!!


In seguito pomeriggio dedicato a visita facoltativa ad Avignone, relax in piscina o shopping, ad ognuno la sua scelta preferita. Ah dimenticavo anche il pisolino è andato molto forte!

Cena in pieno centro accompagnati dalla festante organizzazione dell'evento e poi a letto presto, la partenza della Granfondo è alle 7.30 ma i più agonisti scenderanno alle 6.00 per prendere posizione nelle prime file... io no chiaramente, ho seppellito questa verve agonistica 🤭
Anche se ogni tanto durante la gara la vena si chiude e si mena full gass 😂


1800 i partenti provenienti da 40 nazioni diverse, cielo limpido e 18 gradi in partenza con vento debole... di meglio non potevamo chiedere.

Prima parte di gara con 2 salite di 4-5 km pedalabili al 5-6%... la terza il Colle de l'Homme Mort (non un gran nome per una salita) lunga circa 15km ma sempre con pendenze pedalabili, poi lunga discesa, qualche strappetto e via a puntare il Mont Ventoux.
Suona il chip, parte il cronometraggio della salita e si entra in bosco, per oltre 9km non si scende sotto il 9-10%... la cima ti guarda sempre con la gigantesca antenna rossa , inconfondibile anche perché il "pelato" ha un fascino unico.
Si sale e si vede chi inizia ad accusare pesantemente le rampe, scende e spinge, chi si siede e impreca per i crampi ovunque, chi si ferma ai ristori e non vorrebbe più ripartire, ma alla fine vince la voglia di sfida contro se stessi e contro il gigante della Provenza, quindi via che ripartono, con grinta da vendere. Che spettacolo il ciclista, uomo che non molla mai!!
Emozionante il passaggio davanti la lapide di Simpson, molti fermi per un saluto, lasciare un cimelio, centinaia di borracce attorno come gesto di saluto al campione scomparso a circa meno 3km dalla vetta.


Dal nostro gruppo cicloturistico nessun abbandono, tutti arrivati con le accompagnatrici non cicliste ad incitarci e aspettarci in vetta. Loro ci hanno visti tutti, ma più di qualcuno in pieno annebbiamento neanche se ne è accorto di chi gridava il suo nome a squarciagola 🤷‍♂
Ci si aspetta in cima, sguardi carichi di fatica e gioia per aver conquistato la vetta!
Godersi quel panorama ai 1911 metri del Gigante della Provenza dopo averlo pedalato non ha prezzo, sembrava di essere sullo spazio... incredibile la sensazione che si prova la in cima.


Si rientra in hotel, gambe stanche, sole che ha lasciato strisce sul nostro corpo ovunque, occhi che scrutano all'infinito la bellezza di quel panorama e la consapevolezza di aver scalato una delle montagne più belle e cariche di storia ciclistica al Mondo... Grazie Mont Ventoux!!
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